Suor Germana goes to Rome
Grandi movimenti al Gruppo l'Espresso. Almeno due novità da Roma; la prima, che arriva con qualche mese di ritardo rispetto alla concorrenza (Panorama), è il restyling grafico de L'Espresso. La seconda di portata decisamente maggiore, è la "ristrutturazione" del quotidiano nazionale del gruppo.
La Repubblica da mercoledì 19 è stata ridisegnata, probabilmente dall'art director Angelo Rinaldi (anche se non ne sono sicuro, ma le notizie a riguardo sembrano molto segrete). Il ridisegno non è principalmente grafico, anche se molti dettagli sono stati cambiati; le modifiche più forti sono alla struttura stessa del giornale, ora diviso in due parti nette. Nella prima i fatti, e nella seconda i commenti. L'insieme sembra una riceta di Suor Germana (il segreto della chef con il velo è: cosa possiamo fare con ciò che abbiamo in casa senza uscire a comprare neppure il sale).
Tra i dettagli più interessanti della nuova veste, apprezzo particolarmente l'assenza di quelle orrende icone che occupavano l'angolo in alto della vecchia edizione con il vano scopo di rappresentare l'argomento della pagina; ora sono sostituite da un più sobrio titoletto. Per il resto il tentativo è evidentemete quello di fare pulizia e aiutare il lettore a "muoversi" nella pagina. Sinceramente ci si poteva aspettare di più da un cambiamento così radicale. Altro dettaglio che mi ricorda la simpatica Sorella, è il titolo dato alla parte dei commenti al centro del giornale; R2. Posso solo intuire la difficoltà di trovare un titolo adatto ad un cambiamento storico, ma copiare (perchè di questo si tratta) così spudoratemente il Guardian (con il suo supplemeto G2) mi sembra cosa veramente poco nobile.
L'espresso al contrario di Repubblica, ha affrontato solo una "spolverata" tipografica. Sempre firmato da Joel Berg e Theo Nelki, il restyling introduce due font prese a prestito dal progetto di Velvet, accompagnate da una filetto doppio che ci accompagna in tutte le 236 pagine del primo numero. Non si è minimamente cercato di ridurre la "confusione” in pagina tipica del settimanale, e ormai un pò datata. Dicendo che sfogliare L'espresso è cosa noiosa non dico nulla di nuovo, ma stavolta la grafica batte i contenuti.
4 commenti:
ottimo commento! non ho potuto non citarti!
http://typomilan.blogspot.com/
ciao
typello
a proposito di REDESIGN dei quotidiani vorrei segnalare questo libro:
http://www.flickr.com/photos/ffranchi/sets/72157603522709597/
Condivido l’intero post, mi complimento per il blog interessantissimo e probabilmente unico in italiano nel suo genere. Mi permetto solo di segnalarti che l’Espresso ha adottato un font disegnato appositamente – la prima volta per il Gruppo Espresso – disegnato da Giangiorgio Fuga su committenza diretta di Berg e Nelki: si tratta del GFT Lespresso Sans, puoi trovare su Flickr alcune fasi di progettazione.
In effeti il GFT Lespresso Sans l'ho disegnato io l'anno scorso proprio su commissione di Joel Berg. Il problema è la coabitazione con l'uso del Bodoni Poster e dei filettoni che rendono la rivista anni '70.
Altre informazioni su: Giò Fuga Type | blog
http://blog.giofugatype.com
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